Il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è una zona protetta, un santuario della natura che non può essere considerato un tempio a cielo aperto per chi crede nel comandante della federazione galattica di luce. Le piramidi di Montevecchia, tre colli piramidali allineati e orientati verso l’est astronomico con precisione millimetrica, non sono antiche costruzioni come quelle egizie, ma sono definite tali per la loro forma. Secondo alcuni studiosi, sarebbero state innalzate nel 4.200 avanti Cristo, 1.500 anni prima ancora della piramide di Cheope.
Tuttavia, per i fedeli della religione ufologica, le piramidi sarebbero opera di esseri senzienti di altri pianeti e sprigionerebbero energie positive.
Recentemente, il presidente del Parco ha negato il permesso per un raduno degli adepti del santone Nicolò Di Lella, un mistico che sostiene di essere stato teletrasportato su un’astronave aliena dove avrebbe incontrato il capo supremo della federazione galattica. L’incontro tra Di Lella e i suoi seguaci avrebbe dovuto svolgersi alle piramidi di Montevecchia, ma il presidente ha giustamente ritenuto che tante persone tutte assieme in una zona protetta non sia ammissibile.
Il guru ha annunciato che l’evento alle piramidi è stato annullato, ma verrà riproposto altrove in segreto, sebbene sempre in provincia di Lecco.
In sintesi, il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è una zona protetta che va rispettata e preservata, senza invadere il santuario della natura con credenze e pratiche non autorizzate.