La nuova velostazione con ciclofficina inaugurata lo scorso 4 maggio a Gallarate non sembra essere molto utilizzata. Secondo il consigliere comunale del Partito democratico, Anna Zambon, il motivo principale è il costo di un euro al giorno per lasciare la propria bicicletta custodita. Zambon ha chiesto all’amministrazione comunale e ad Amsc di rendere gratuita la velostazione, in modo da non chiedere ulteriori pagamenti ai cittadini che già pagano per gli abbonamenti del treno.

La posizione della velostazione, ubicata nel retro della stazione, nel quartiere dello Sciaré, e le modalità di accesso sono state sollevate in passato dalla stessa Zambon in Commissione. La maggior lamentela dei pendolari è proprio il pagamento richiesto per accedere alla velostazione, a differenza di altri esempi in provincia in cui si accede con le tessere di Trenord.

Il sindaco Andrea Cassani ha preso contatto con Trenord per estendere l’accesso alla velostazione ai possessori della tessera “Io viaggio ovunque in Lombardia” senza costi aggiuntivi. Cassani ha anche spiegato che lo scarso utilizzo delle prime settimane era dovuto al maltempo e alla necessità di far conoscere il nuovo servizio.

Zambon auspica che i cittadini sfruttino la nuova infrastruttura, che ha costato 290 mila euro, e che si consolidi la rete di ciclabili attorno alla stazione per arrivarci in sicurezza. La presenza del custode garantisce un ulteriore deterrente ai fini della sicurezza in una delle zone più sensibili della città. La richiesta di Zambon di rendere gratuita la velostazione potrebbe incentivare l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento e alla promozione di uno stile di vita più sano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui