La Guardia di Finanza di Varese ha eseguito una sentenza del Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di un commercialista che operava nel Legnanese, condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione e alla confisca di denaro e beni per € 2.500.000 per una frode fiscale. Le indagini, condotte nel 2018 dai finanzieri di Busto Arsizio, hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Busto Arsizio nei confronti di alcuni amministratori di società che, con la complicità del professionista, avevano evaso l’IVA per circa 2 milioni e mezzo di euro mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Durante il processo, è emerso che una società con sede a Castellanza aveva emesso 81 fatture per operazioni inesistenti grazie alla prestazione professionale del commercialista, risultando priva di dipendenti, sedi operative, magazzini e attrezzature per l’esecuzione dei lavori. Il Tribunale di Busto Arsizio ha condannato il consulente alla pena di un anno e 8 mesi di reclusione ed applicato la pena accessoria, tra cui l’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria. La polizia economico-finanziaria bustocca ha confiscato le somme di denaro presenti sui conti bancari e una polizza assicurativa riconducibile al professionista. L’operazione della Guardia di Finanza rientra nelle strategie del Corpo per contrastare le condotte illecite connotate da maggiori profili di frode.