La Guardia di Finanza di Varese ha dato esecuzione alla sentenza emessa dal Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di un commercialista operante nel legnanese, responsabile insieme ad altri imprenditori e amministratori di società, di una frode fiscale. La sentenza prevede la pena di un anno e 8 mesi di reclusione e la confisca di denaro e beni per 2.500.000 euro. Le indagini, svolte nel 2018 dai finanzieri di Busto Arsizio, avevano portato alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Busto Arsizio a carico di alcuni amministratori di società che, con la regia del professionista, avevano sottratto a tassazione oltre 11 milioni di euro e evaso l’IVA per circa 2 milioni e mezzo di euro mediante l’emissione e l’annotazione di fatture per operazioni inesistenti.

Il Giudice ha appurato come una società con sede a Castellanza, attraverso la prestazione professionale del commercialista incaricato di curare la contabilità, abbia emesso, per gli anni 2013, 2014 e 2015, 81 fatture per operazioni inesistenti nei confronti di una decina di persone fisiche e giuridiche, tutte risultate clienti del medesimo commercialista. Le prove hanno consentito di appurare il carattere puramente fittizio e cartolare della società che, a fronte di un oggetto sociale che riportava la costruzione di edifici residenziali e non residenziali, è risultata priva di dipendenti, di sedi operative, di magazzini, e qualsivoglia materiale e attrezzatura per l’esecuzione dei lavori. Tali motivazioni, oltre alla genericità dell’oggetto delle fatture, alla mancata indicazione della manodopera e dei materiali utilizzati, all’assenza di fatture di acquisto e di documenti di trasporto del materiale e delle modalità di pagamento, hanno dimostrato l’assoluta  delle operazioni poste in essere in concorso dal professionista.

Il Tribunale di Busto Arsizio ha condannato il consulente alla pena di un anno e 8 mesi di reclusione ed applicato la pena accessoria, tra l’altro, della interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per il periodo di un anno, dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per 1 anno, dell’interdizione dalle funzioni di rappresentanza e di assistenza in materia tributaria. In esecuzione della sentenza passata in giudicato del tribunale che sarà segnalata al competente ordine professionale per le autonome valutazioni, la polizia economico-finanziaria bustocca ha confiscato le somme di denaro presenti sui conti bancari e una polizza assicurativa riconducibile al consulente fiscale, equivalenti al profitto del reato perpetrato.

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