Il caso dell’omicidio di Giulia Tramontano e del bambino che portava in grembo continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica. Tra gli atti delle indagini, ci sono le dichiarazioni di un’altra donna ingannata da Alessandro Impagnatiello, il barman collega di lavoro della vittima. La giovane, che aveva una relazione con Impagnatiello, ha raccontato agli investigatori che Giulia le aveva detto di non voler più vedere il barman e che sarebbe tornata a Senago, dove avrebbe parlato con lui e lo avrebbe lasciato definitivamente. Dopo l’incontro con l’altra donna, Giulia aveva scritto degli sms al convivente per chiudere definitivamente la loro relazione.

L’altra ragazza ha anche raccontato di aver scoperto la doppia vita di Impagnatiello e di aver chiesto di vedere il test del DNA per confermare la paternità del bambino. L’esame era stato falsificato dal 30enne che sosteneva che il bambino non fosse suo figlio. Dopo aver recuperato il numero di Giulia, le due donne si erano incontrate e avevano chiacchierato pacificamente per solidarietà femminile.

La giovane ha anche raccontato di aver evitato di avere contatti fisici con Impagnatiello, dopo che aveva iniziato a sospettare della sua doppia vita. Dopo l’omicidio di Giulia, il barman aveva insistito per vederla, ma la ragazza aveva rifiutato per paura. Domenica, quando ancora si cercava la vittima, aveva notato che Impagnatiello aveva portato con sé dei guanti in lattice azzurri, che aveva preso dal lavoro. La polizia ha fermato il 30enne, che ha prima simulato un suo allontanamento volontario e poi ha cercato di sbarazzarsi del corpo della vittima. Il caso continua ad essere al centro dell’attenzione della cronaca italiana.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui