Nel corso delle ultime settimane, molte iniziative sono state messe in campo anche nell’alto Varesotto per aiutare la popolazione dell’Emilia-Romagna colpita dalle alluvioni che hanno causato gravi danni al territorio, distruggendo paesi, campi e, purtroppo, anche vite umane.

Molte sono state le raccolte fondi di ogni genere, ma anche gesti ancora più concreti, come quello organizzato da un gruppo di cittadini di Luino che ha scelto di avviare una raccolta di indumenti e cibo da consegnare direttamente nelle zone alluvionate, grazie alla partecipazione non solo di tanti cittadini, ma anche di alcuni commercianti.

Lo scorso sabato, 3 giugno, di mattina presto, il gruppo composto da Loredana Meazza, Pino Ferrazzo, Fanny Rinella Roso, Carmelo Marsala e Massimo Panzeri è partito alla volta di Cesena, dove si trova un centro di smistamento di aiuti, con due mezzi carichi di beni. “Siamo stati accolti con rispetto e gioia – raccontano – Dopo aver scaricato, siamo andati al supermercato e abbiamo acquistato altre cose e consegnate di nuovo al centro, oltre ad aver fatto anche una donazione. Abbiamo visto con i nostri occhi le zone colpite e ci siamo emozionati. Siamo rientrati in serata, stanchissimi, ma con tanta soddisfazione nel cuore: è una gioia poter aiutare”.

Non possono mancare i ringraziamenti, da parte loro, alle tante persone e alle realtà del Luinese che hanno scelto di dare il proprio contributo, a partire dai negozi che si sono resi disponibili per la raccolta: Aestetica di Yulya Selivanova, Solo affitti di Rinaldo Labate e figli, Princess di Sonia Schiavi, Cartoleria Rossi di Cristina Furno, Parrucchiera Katia & Patty di Maccagno, Bar Rebelot di Mesenzana (con il prezioso aiuto di Veronica Fascendini) e Le Delizie di Roberta Longo, di Cuveglio. Ma anche la Chiesa evangelica di Saltrio e la scuola materna di Voldomino, oltre agli amministratori del gruppo Moira Ferrazzo, Adriana Lorenzini, Cristina Gazzoli, Nadia Cavallero e Chiara Oliva.

In un momento difficile come questo, è bello vedere come la solidarietà e l’empathy possano ancora unire le persone e far emergere il meglio dell’umanità.

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