Ritrovati patente, bancomat e carta di credito di Giulia Tramontano in un tombino del parcheggio della metro Comasina a Milano. I carabinieri di Milano hanno recuperato il materiale, ma si continua a cercare il cellulare della 29enne uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago lo scorso maggio.
L’episodio ha scosso l’opinione pubblica e ha fatto emergere nuovamente la questione della violenza sulle donne. Giulia Tramontano aveva solo 29 anni e la sua vita è stata spezzata in modo violento.
La scoperta dei suoi documenti gettati in un tombino fa pensare ad un possibile tentativo di cancellare ogni traccia della sua esistenza, ma ciò non potrà mai cancellare il ricordo di una giovane vita spezzata.
È importante che episodi come questo non vengano dimenticati e che si continui a lottare contro ogni forma di violenza. La società deve essere sempre più sensibilizzata su questi argomenti e deve fare tutto il possibile per prevenire simili tragedie. Ogni donna ha il diritto di vivere in sicurezza e di essere protetta dalla violenza.