Il caso del brutale omicidio di Giulia Tramontano, la giovane incinta di 7 mesi uccisa dal suo convivente Alessandro Impagnatiello, continua ad appassionare l’opinione pubblica. Martedì 6 giugno si è svolto un nuovo sopralluogo nella casa di via Novella a Senago, dove la coppia conviveva, da parte degli avvocati della vittima, dei Ris, della procuratrice Letizia Mannella e della pm Alessia Menegazzo.
Gli inquirenti sono ancora alla ricerca dell’arma del delitto, che l’assassino continua a indicare come trovarsi all’interno della cucina. Tuttavia, sembra che sia in via di individuazione e si spera di fare luce su tutta la vicenda.
Inoltre, sono stati trovati i documenti della vittima, tra cui la patente e la carta di credito, in uno dei tombini alla stazione della metropolitana Comasina. Questo fatto potrebbe far pensare ad una possibile complicazione della vicenda, con l’ombra di possibili complici che continua ad aleggiare sul caso.
Da segnalare anche la rinuncia dell’avvocato di parte di Impagnatiello, che dovrà ora essere difeso d’ufficio. Il caso continua ad essere seguito con grande attenzione dall’opinione pubblica, in attesa di ulteriori sviluppi e di fare piena luce sull’accaduto.