Una donna di Barni è stata condannata dal Tribunale di Como per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di un infermiere di una Rsa del Triangolo lariano, la Croce di Malta di Canzo. La donna aveva accusato l’infermiere di furti all’interno della struttura e di uccidere gli ospiti. Queste accuse sono state scritte su una pagina social molto vista e in un periodo difficile a causa della pandemia da Covid-19. La donna è stata condannata a un anno e tre mesi di reclusione, 7 mila euro di risarcimento provvisionale alla parte lesa e tremila euro di spese legali. La sospensione della pena è stata subordinata al pagamento della provvisionale a favore dell’infermiere. Questa sentenza dimostra che sui social non si può scrivere quello che si vuole senza risponderne anche in sede penale.

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