Una madre e una figlia residenti a Lavena Ponte Tresa hanno vissuto un vero e proprio inferno per colpa del loro vicino di casa, un uomo di 55 anni che ora è a processo per stalking, anche nei confronti di altri due condomini. La vita delle due donne era segnata da urla, litigi, musica alta e paura, al punto che la loro vita sociale era praticamente azzerata. La situazione era diventata insostenibile e la famiglia ha deciso di trasferirsi nel 2021 per lasciarsi alle spalle quell’uomo violento e incivile. Secondo le testimonianze, l’uomo pensava di essere il padrone del palazzo e faceva esplodere la sua rabbia ad ogni minimo movimento dei vicini, arrivando a insultarli e minacciarli. Anche i problemi tra l’uomo, la sua consorte e i figli erano all’ordine del giorno e spesso degeneravano in botte e richieste d’aiuto da parte dei congiunti dell’imputato. I vicini, esasperati, hanno iniziato a registrare le sfuriate dell’uomo e le registrazioni sono finite in mano ai carabinieri. Una perizia chiesta dalla Procura ha riconosciuto una parziale incapacità di intendere e di volere dell’uomo al momento dei fatti. La figlia della testimone, una ragazza di 21 anni, ha raccontato di aver vissuto seri problemi a causa della situazione, come la difficoltà a dormire, studiare e seguire le lezioni a distanza. Con il trasferimento, la famiglia sperava di iniziare una nuova vita lontano dall’uomo, ma un giorno hanno ricevuto una chiamata dei vicini che segnalavano che l’uomo si era rifatto vivo e stava filmando la loro nuova casa con un cellulare in mano.

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