La Questura di Monza e Brianza ha reso noto che, dall’inizio dell’anno, sono stati accompagnati alla frontiera ben 56 stranieri, tra i 25 e i 40 anni, con a carico diverse condanne penali e denunce per reati che spaziano dal furto alla violenza sessuale. Solo ieri, tre nuovi collocamenti sono stati effettuati nei centri di rimpatrio di Roma e Macomer.

L’accordo europeo sulla stretta dei flussi migratori ha portato alla luce il numero di cittadini, spesso irregolari, responsabili di diversi reati, per cui è stato disposto il rimpatrio. Giovedì 8 giugno, ad esempio, gli agenti hanno accompagnato a Roma un cinese di 33 anni, condannato nel 2020 a un anno e due mesi per violenza sessuale. L’uomo aveva cercato con messaggi insistenti e minacce di ottenere il consenso di una minore che all’epoca aveva solo 13 anni. Dopo aver scontato la pena, ha avviato un’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno, rigettata dalla Questura di Monza e Brianza per pericolosità sociale.

Nello stesso giorno, un 62enne egiziano, entrato irregolarmente in Italia nel 2014 e condannato per violenza nei confronti della ex moglie, è stato accompagnato al centro di rimpatrio sardo. Nel 2021 aveva aggredito la donna nella pizzeria di proprietà del figlio. Gli agenti intervenuti avevano appurato che tale situazione si ripeteva da anni. Al Cpr anche un marocchino 23enne responsabile di furti aggravati, rapine e false dichiarazioni fin dall’età di 14 anni. A 16 anni era anche stato denunciato per aver nascosto un parente evaso dalla Casa circondariale di Reggio Emilia.

È importante sottolineare come il rimpatrio sia una misura necessaria per garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini italiani. La cooperazione tra i Paesi europei è fondamentale per contrastare l’immigrazione clandestina e il fenomeno della criminalità organizzata. La Questura di Monza e Brianza continua a monitorare attentamente la situazione, pronta ad intervenire in caso di necessità.

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