Indagine sull’assenza dei medici durante il ponte del 2 giugno
L’Ats di Bergamo ha avviato un’inchiesta per verificare l’effettiva malattia degli undici medici che non si sono presentati in servizio durante il ponte del 2 giugno. L’epidemia strana che li ha colpiti ha lasciato amaro in bocca ai responsabili della sanità pubblica bergamasca e ai sindacati. Infatti, la CGIL sanità ha commentato duramente il comportamento dei medici, dichiarando di essere tutti arrabbiati per questa situazione.
Considerando che nel turno erano impegnati trentotto dottori in totale, il servizio è andato in tilt e la dottoressa di turno ha dovuto lavorare per quindici ore, raddoppiando l’orario, compresa la notte, senza riuscire a smaltire la coda e i malumori dei pazienti. Il servizio era rimasto scoperto anche al pomeriggio del giovedì, quando diversi cittadini erano già in attesa.
I medici assenti hanno presentato certificati di malattia anche una sola ora prima di avviare il servizio, con assenze che variavano da un giorno a una settimana. Sui quarantuno turni delle sette sedi, ben quindici sono rimasti scoperti. L’Ats ha dovuto intervenire per verificare la veridicità delle malattie e il comportamento dei colleghi che hanno firmato i certificati.
In sintesi, l’assenza dei medici ha creato grosse difficoltà per il servizio della guardia medica, causando disagi e malumori tra i pazienti. L’inchiesta in corso dovrà fare luce sulla situazione e verificare eventuali responsabilità.