Milano si prepara ad affrontare l’estate con l’ordinanza anti-movida selvaggia, che quest’anno è stata attivata un mese e 20 giorni prima rispetto alla scorsa estate e ha aggiunto un’undicesima area, ovvero quella di piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico. L’ordinanza, firmata dalla vicesindaco Anna Scavuzzo, è stata attivata ieri e durerà fino alla mezzanotte di domenica 9 luglio, ma i divieti saranno probabilmente prorogati fino a fine settembre.
Le aree in cui verranno applicati i divieti per i locali sono 11: Duomo; Arco della Pace; Ticinese/Darsena/Navigli/Tortona; Nolo; Como/Gae Aulenti/Garibaldi/Brera; Isola; Lazzaretto; Melzo; Sarpi; Bicocca; Leonardo da Vinci. Le regole severe delle ultime due estati contro l’utilizzo di contenitori in vetro e lattina nelle aree più frequentate dal popolo dell’happy hour e del divertimento serale verranno confermate anche quest’anno.
Dalle 22 alle 5, sarà in vigore il divieto di vendere o somministrare cibi e bevande da asporto in bottiglie e contenitori di vetro o in lattina. Potranno essere utilizzati soltanto contenitori di carta o plastica previa spillatura o mescita delle bevande. L’ordinanza punta a “garantire la piena fruizione degli spazi pubblici nonché a tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e senza nocumento per l’ambiente e per il patrimonio culturale del luogo”.
Le sanzioni amministrative per i locali che non rispetteranno i divieti vanno dai 500 euro ai 5mila euro. È il terzo anno consecutivo che Palazzo Marino applica questa ordinanza e ogni anno aumentano le zone sotto tutela. La malamovida è diventato un fenomeno sempre più evidente e preoccupante, anche per il proliferare di tavolini, sedie e dehors all’aperto per venire incontro ai commercianti.
Le nuove occupazioni di suolo pubblico, da 2021 a oggi, sono state oltre 2 mila. La movida milanese è cambiata, in meglio e in peggio, proprio a causa delle novità introdotte per uscire dalla crisi da Covid. Non a caso nell’estate del 2019, quando la pandemia non era ancora scoppiata, l’ordinanza del sindaco contro contenitori di vetro e lattine aveva riguardato solo l’area della Darsena, non tutte le altre zone della movida citate nell’attuale ordinanza.
Il sindaco Giuseppe Sala si è detto “molto preoccupato” per le recenti sentenze a favore dei residenti che hanno denunciato le amministrazioni locali e chiesto un risarcimento danni a causa del troppo rumore generato dai locali. Il Comune cerca di correre ai ripari contro il caos da movida anche per questo motivo. “Quanti luoghi nella nostra città sarebbero da controllare in una serata milanese? È quasi impossibile. Stiamo ragionando su cosa si può fare per l’interno e l’esterno dei locali. D’altro canto, la scelta di far espandere i locali all’esterno non è stata solo di Milano, ma di tutte le città”, ha dichiarato il sindaco.