In Italia, i magistrati delle città di Busto e Varese hanno deciso di mettere in atto uno stato di agitazione come forma di protesta contro l’azione disciplinare del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. La protesta consiste nel ritardare di cinque minuti tutte le udienze dei processi per leggere ai cittadini alcuni articoli della Costituzione Italiana, tra cui il 101 e il 104. L’azione disciplinare è stata presa contro tre magistrati di Corte d’Appello che hanno messo agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico un imprenditore russo, Artem Uss, di cui gli Stati Uniti chiedevano l’estradizione. Gli avvocati della città di Milano si sono uniti alla protesta dei magistrati, affermando che la giurisdizione deve essere indipendente per permettere loro di svolgere la loro funzione sacra. Si teme che le intimidazioni politiche o le pressioni dell’opinione pubblica possano influenzare le decisioni dei giudici, portando alla caduta della giustizia difensiva. L’Associazione nazionale magistrati deciderà a Roma quali iniziative adottare per far risaltare l’abnormità dell’azione disciplinare del Ministro della Giustizia.