Il Tribunale di Milano ha stabilito che l’ordinanza firmata dal sindaco di Brenta per la messa in sicurezza dell’ex Conceria del paese è stata emessa correttamente nei confronti dei titolari dell’area, che da oltre dieci anni versa in uno stato di abbandono e contiene materiale inquinante da smaltire. Questo verdetto ha posto fine ad una lunga vicenda che era già passata dal giudizio del TAR sulla legittimità dell’ordinanza sindacale, legittimità riconosciuta.

L’ex fabbrica aveva bisogno di una bonifica, processo rimasto in sospeso per anni a causa delle difficoltà del Comune nell’individuazione dei soggetti responsabili del sito. Adesso che sono arrivate le conferme, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianpietro Ballardin può guardare con fiducia alla bonifica dell’ex Conceria. Bisognerà prima definire un “piano di caratterizzazione” per mettere in sicurezza l’area.

La classificazione dei materiali inquinanti e dei rifiuti richiederà del tempo, ma il percorso è tracciato e il Comune potrà contare su un budget di circa 700mila euro. Soldi già stanziati dalla Regione Lombardia grazie alle interlocuzioni portate avanti negli anni dal Comune.

Il Comune stesso potrà muoversi nei confronti dei proprietari dell’area per la spesa sostenuta. Tra le possibili azioni future non è esclusa una ipotetica trattativa per acquisire al patrimonio comunale l’area della Conceria, finalmente bonificata. Il sindaco Ballardin sottolinea che l’amministrazione si è mossa chiedendo finanziamenti alla Regione per non trovarsi davanti a spese insostenibili che avrebbero messo a rischio la tenuta economica del Comune.

Nonostante ciò, ancora oggi, c’è chi continua a proferire, in tutti i luoghi del paese, parole irriconoscenti nei confronti dell’amministrazione. Senza considerare la realtà dei fatti.

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