Il lago d’Iseo è una delle meraviglie naturali della Lombardia, ma purtroppo anche qui si sono verificate delle situazioni di inquinamento. In particolare, nel 2019, i sommozzatori hanno trovato una discarica abusiva sommersa con una montagna di scarti industriali del settore della gomma. Ora, a partire dal 19 giugno, partirà una mappatura del fondale del lago di fronte al Corno tra Predore e Tavernola Bergamasca per valutare quali operazioni sia meglio mettere in campo per la bonifica del sito inquinato.

La discarica abusiva, che si trova di fronte a Montisola, è composta da metri e metri cubi di scarti industriali che gli inquirenti ipotizzano arrivino dal Basso Sebino o dalla Val Calepio, dove sono ubicate le aziende del settore. A fare l’amara scoperta erano stati i nuclei subacquei dei carabinieri di Genova, intervenuti per recuperare un’auto finita nel lago. Le telecamere, però, avevano ripreso anche la gomma sommersa.

Alcuni campioni erano stati inviati all’Arpa per le analisi del caso, così come ai tecnici della procura, che avevano evidenziato la presenza di metalli nei sedimenti. A fine 2021 il Pirellone aveva stanziato 60mila euro a favore di Autorità di bacino per finanziare un piano d’indagine ambientale, che finalmente potrà avere inizio nei prossimi giorni.

La mappatura del fondale servirà per stabilire con certezza la dimensione del cumulo di gomma, la sua composizione precisa e i possibili effetti ambientali ed ecotossici. Gli esperti del Cnr provvederanno poi al prelievo di campioni di sedimenti, scarti e organismi da analizzare. Il cantiere verrà allestito installando boe in superficie e transetti sul fondo del lago.

La bonifica del sito inquinato è un’operazione importante per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Speriamo che i risultati delle analisi permettano di individuare le migliori strategie per la bonifica e per evitare situazioni simili in futuro.

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