Il governo italiano, guidato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha presentato un disegno di legge al Consiglio dei Ministri per apportare modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento giudiziario. Il Guardasigilli ha come obiettivo l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e una maggiore restrizione sull’uso delle intercettazioni e della custodia cautelare.

Il ministro ha dichiarato che “è assurdo pensare che un pm si inventi un altro reato per punire le condotte che oggi ricadono nell’abuso d’ufficio perché significherebbe che il suo obiettivo non è colpire il fatto reato ma una determinata persona e questo sarebbe un sacrilegio”.

Le critiche alla riforma della giustizia sono arrivate da alcuni magistrati, in particolare dal procuratore Nicola Gratteri, che ha espresso la sua preoccupazione per l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Tuttavia, il senatore Ivan Scalfarotto di Azione-Italia Viva ha dichiarato che la riforma è da sostenere perché mira a rafforzare le garanzie difensive per chi è sottoposto a indagini penali. Anche Giulia Bongiorno della Lega ha espresso il suo sostegno alla riforma, sottolineando che l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio aveva paralizzato l’azione amministrativa e che eventuali vuoti di tutela potranno essere colmati con una riforma complessiva dei reati contro la Pubblica amministrazione.

La riforma della giustizia è un tema molto delicato in Italia e spesso la politica ha ceduto alle pressioni della magistratura sulla formazione delle leggi. Tuttavia, Nordio sembra intenzionato a portare avanti la sua riforma, che potrebbe rappresentare un primo passo verso una più ampia riforma della giustizia.

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