Micron investe 4,3 miliardi di yuan in Cina nonostante il recente bando degli Stati Uniti. La multinazionale americana dei semiconduttori ha deciso di continuare a investire nel paese asiatico, nonostante le tensioni diplomatiche fra le due superpotenze. Questa notizia arriva a ridosso della storica visita di Antony Blinken, segretario di Stato Usa, a Pechino per cercare di riappianare i rapporti tesi fra i due paesi.

L’investimento di Micron ammonta a 603 milioni di dollari e sarà destinato alla costruzione di una nuova fabbrica di chip di memoria NAND a Xi’an, nella provincia di Shaanxi. Questa decisione dimostra la volontà dell’azienda di continuare a espandersi in Cina, nonostante la recente decisione del governo degli Stati Uniti di vietare alle aziende americane di fornire componenti tecnologici alle aziende cinesi, tra cui Huawei.

Micron non è la sola azienda americana a continuare a investire in Cina nonostante le tensioni diplomatiche. Molte altre aziende hanno deciso di continuare a sfruttare le opportunità offerte dal mercato cinese, nonostante le difficoltà. Tuttavia, gli analisti sottolineano che le tensioni diplomatiche potrebbero avere un impatto negativo sulle aziende americane che operano in Cina, in particolare quelle che dipendono dalle forniture di componenti tecnologici.

In ogni caso, l’investimento di Micron dimostra che l’azienda continua a credere nel mercato cinese e che è disposta a investire le risorse necessarie per espandersi nel paese. Questa decisione potrebbe rivelarsi vincente a lungo termine, ma solo il tempo potrà dirlo.

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