Giorgio è un uomo che sta per compiere un gesto insolito, si sta recando alla camera ardente del suo nemico. Donna Assunta, sua moglie, non capisce la ragione di questa scelta, ma Giorgio è sicuro di voler andare. Indossa la sua giacca grigia e si avvia da solo verso il luogo dell’evento, dove trova una grande folla di persone che cantano e piangono. Giorgio si sente come un documentarista in un paese straniero, osservando la varia umanità presente davanti a lui. Ma poi si accorge che la gente lo sta guardando, e non più con ammirazione ma con sconcerto e incredulità. Giorgio si infila le mani nella giacca e continua a camminare, fino a quando non incontra i due dirigenti che lo conducono alla camera ardente. Qui, Giorgio si posiziona al centro e prega davanti alla cassa di legno chiaro. Poi si allontana per lasciare spazio al Ministro degli Interni, per poi uscire dall’ingresso laterale. La gente rimane in silenzio, rispettando il momento. Questo gesto di Giorgio dimostra che, nonostante ci sia un forte conflitto tra lui e il suo nemico, c’è ancora un rispetto reciproco che va al di là delle divergenze politiche.

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