Un giovane studente di 16 anni del liceo scientifico Alessandrini di Abbiategrasso è stato bocciato ed espulso dalla scuola dopo aver aggredito e ferito a coltellate la sua insegnante di italiano. Il consiglio di istituto ha votato all’unanimità l’esclusione dallo scrutinio, che comporta la non ammissione all’anno successivo. Il provvedimento è stato notificato alla famiglia, insieme all’espulsione dalla scuola. La professoressa Elisabetta Condò, ferita durante l’aggressione, ha ricevuto sei fendenti, tra cui uno alla testa che ha provocato una micro frattura. È stata operata al polso e dovrà affrontare un lungo periodo di riabilitazione, fatto di fisioterapia e aiuto psicologico.

Nonostante il profitto dello studente fosse buono, la famiglia intende ricorrere contro il provvedimento di bocciatura. L’avvocato Stefano Rubio che assiste la famiglia del sedicenne ha dichiarato che l’unico voto insufficiente era in storia, con la professoressa aggredita. Inoltre, la decisione di escludere il giovane dallo scrutinio è stata presa dal consiglio di istituto, che non è formato dai suoi insegnanti, e non è stata condivisa da tutti loro. Il legale ha anche criticato la scelta della scuola di allontanare il giovane in modo definitivo, rendendo più difficile il suo inserimento futuro in classe, tra l’altro con ragazzi più piccoli.

Il provvedimento di espulsione e bocciatura inviato alla famiglia dalla scuola non contiene motivazioni. L’avvocato aveva chiesto di essere presente alla seduta, ma non gli è stata concessa la partecipazione. Il giovane è detenuto al Beccaria in attesa della fine delle indagini. La decisione presa dalla scuola è stata definita “cautelativa” e “pilatesca” dal legale, che sperava in una valutazione del rendimento dello studente prima di decidere l’espulsione. Nonostante ciò, la scuola ha deciso di escludere il giovane in modo definitivo.

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