Il sindaco di Samarate, Enrico Puricelli, è stato recentemente preoccupato per la situazione del trentenne soprannominato il “Nano”, che da un anno era responsabile di continui furti nella città. Il trentenne, infatti, soffre di problemi psichiatrici e di tossicodipendenza, e per questo era stato denunciato più volte.

Il sindaco aveva lanciato un appello per trovare una collocazione in comunità per il Nano, in modo che potesse ricevere le cure di cui aveva bisogno. La situazione era diventata pesante, e i concittadini erano esasperati. Il rischio era che qualcuno potesse farsi giustizia da solo, mettendo in pericolo l’incolumità del trentenne.

Fortunatamente, l’appello del sindaco è stato accolto. Il trentenne entrerà in una struttura in cui potrà essere curato, e i cittadini di Samarate potranno ritrovare la serenità. Il sindaco ha ringraziato il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, il direttore di ATS Insubria Lucas Maria Gutierrez, lo staff dell’assessore Bertolaso e il consigliere regionale Emanuele Monti per la loro collaborazione.

La situazione del Nano rappresenta un problema sociale che va affrontato con attenzione e sensibilità. È importante che le istituzioni siano pronte a intervenire per aiutare le persone che soffrono di problemi psichiatrici e di tossicodipendenza, al fine di prevenire situazioni di pericolo per loro stessi e per gli altri. La vicenda del trentenne di Samarate dimostra che, con la collaborazione di tutti, è possibile trovare soluzioni a problemi complessi.

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