La libertà delle donne di vestire come vogliono sta diminuendo sempre di più a causa della presenza di persone che si sentono in diritto di delinquere, spesso irregolari sul territorio italiano. Questi soggetti provengono da una cultura che considera il corpo delle donne di loro dominio senza consenso e che non si integrano nella società italiana. Anche le forze dell’ordine spesso hanno le mani legate per colpa della legislazione italiana.
A Milano, le ragazze hanno iniziato a cambiare il loro modo di vestire per proteggersi dai malintenzionati. Una pratica che si sta diffondendo in tutta Europa e che dovrebbe destare preoccupazione, perché indice di una società che sta andando nella direzione sbagliata.
Stephanie, una ragazza aggredita e palpeggiata da un branco di pakistani a Porta Venezia, ha raccontato la sua testimonianza alla pagina Instagram Milano bella da Dio. La ragazza è stata palpeggiata nelle parti intime e successivamente colpita con una bottiglia di vetro che le ha rotto un dente e rotto il labbro inferiore.
I carabinieri che hanno raccolto la sua denuncia le hanno spiegato che la situazione era già nota ma che hanno le mani legate per colpa della legislazione italiana. La consapevolezza che le forze dell’ordine non possano intervenire per assicurare i criminali alla giustizia, tutela loro e mette i cittadini per bene in una condizione di profondo pericolo.
Il problema della sicurezza delle donne a Milano è sempre più grave e la libertà delle donne di vestire come vogliono è sempre più limitata. Le donne sono costrette a indossare abiti larghi per proteggersi da molestie e aggressioni. Una sensazione che le donne, quando camminano a Milano, conoscono fin troppo bene. La situazione è preoccupante e deve essere affrontata con urgenza dalle istituzioni.