Un uomo di 36 anni è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la moglie, il figlio e i suoceri dell’uomo che avevano denunciato ripetuti e continui maltrattamenti nei loro confronti. La donna ha presentato la denuncia alla fine di maggio, raccontando che l’uomo, spesso ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti, da circa due anni aveva dato vita a condotte di violenza verbale e fisica. La situazione tra le mura domestiche era critica dal 2021, ovvero da quando era stata oggetto di continui insulti di ogni genere e, durante due litigi, il marito aveva mandato in frantumi un tavolino in vetro e due porte di casa.

La situazione era ormai insopportabile anche per i genitori della donna tenuto conto che in una circostanza l’uomo l’aveva insultata anche alla presenza del padre che era intervenuto in suo aiuto, ma era stato spinto e fatto cadere per terra. L’uomo era molto geloso ed era arrivato a controllarla in maniera ossessiva, anche quando si recava al bagno, per impedirle di usare il telefono e di contattare qualcuno. La donna ha raccontato che a fine marzo di quest’anno, a seguito di una violenta lite familiare sempre per motivi di gelosia, era stata collocata in una struttura protetta che aveva deciso di lasciare e tornare dal marito che le aveva promesso che avrebbe cambiato condotta.

Ma la situazione, dopo alcuni giorni di apparente calma, era tornata come in precedenza, con insulti e aggressioni, tenuto conto che anche mentre presentava la denuncia in caserma era stata chiamata più volte dal marito che le aveva intimato di non raccontare nulla, minacciandola. La donna ha quindi rotto il silenzio e posto fine a uno stato di prostrazione psicologica, di sofferenza e di paura incompatibile con le normali condizioni di vita, riferendo ai militari le vessazioni domestiche.

I militari della Stazione di Castelleone hanno avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalle vittime e accertando che i soprusi e le aggressioni avevano portato tutte le vittime a uno stato di esasperazione e terrore ormai non più tollerabile. Tenuto conto della gravità dei maltrattamenti posti in essere, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna, del figlio e dei suoi genitori, imponendo al 36enne di lasciare subito la casa familiare e di non avvicinarsi ai luoghi frequentati da loro. Il provvedimento è stato immediatamente notificato all’uomo dai Carabinieri di Castelleone.

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