La Banda dei Quattro è stata finalmente arrestata. Questa organizzazione criminale, che terrorizzava un triangolo di territorio tra Lombardia, Veneto ed Emilia, è stata smantellata grazie all’operazione congiunta dei carabinieri di Mantova e Fiorenzuola d’Arda. Non è chiaro se i quattro arrestati fossero a conoscenza della storica Banda dei Quattro, fedelissimi del presidente cinese Mao, o se fossero fan della Gang of Four, un apprezzato gruppo new wave inglese. Quel che è certo è che i quattro sono stati accusati di associazione per delinquere, rapina, furti in abitazione, falso materiale e installazione di apparecchiature atte ad intercettare conversazioni.

L’inchiesta è stata avviata a gennaio scorso, a seguito di numerose denunce di furto in abitazione. I carabinieri della compagnia di Castiglione delle Stiviere hanno lavorato duramente per arrivare all’arresto dei quattro responsabili di svariati furti e rapine in abitazione, commessi in orario diurno. Ognuno dei quattro aveva un ruolo ben delineato nell’organizzazione, dall’individuazione degli appartamenti e villette da svaligiare fino al reperimento di targhe truccate da impiegare per “ripulire” le auto di grossa cilindrata usate per i colpi. Le auto venivano spesso ridipinte con nuovi colori, nel tentativo di renderle meno riconoscibili (la cosiddetta tecnica del wrapping). In una circostanza, i quattro si sarebbero anche finti carabinieri, riuscendo a garantirsi una via di fuga.

Gli arrestati erano in possesso di apparecchiature con cui intercettavano le comunicazioni radio delle forze dell’ordine. Nell’ordinanza con cui è stato disposto l’arresto e la detenzione in carcere dei quattro, sono contestati 36 furti in abitazione, fra consumati e tentati, che avrebbero fruttato un bottino complessivo di circa 300.000 euro. Nel corso delle perquisizioni è stata recuperata parte del provento dei furti e sono state sequestrate le auto utilizzate, nonché strumenti per truccare le targhe e bidoni di vernice con cui riverniciare le quattro ruote. La Banda dei Quattro è ora in manette e la giustizia ha fatto il suo corso.

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