Un racconto ispiratore delle gesta dei ragazzi d’un tempo
In passato, la divertimento dei ragazzi era molto diverso da quello di oggi e uno dei giochi preferiti era la guerra, che veniva utilizzata per trascorrere le lunghe e calde giornate estive. Questo è quello che è successo a Grosotto, a metà degli anni ’60 del secolo scorso, dimostrando l’ingegnosità e la passione con cui le avventure venivano vissute in quei tempi.
Due bande di ragazzini, diventate rivali per futili motivi, decisero di affrontarsi in campo aperto. Il terreno di battaglia venne individuato nel ‘pradasc’, un sentiero che collegava due delle strade principali del paese. Ma la vera originalità dello scontro furono le armi usate per la sfida: dei piccoli limoni selvatici che fruttificavano negli orti della zona.
Si arrivò a un’intesa che prevedeva l’eliminazione dal confronto di ciascun contendente nel caso fosse stato colpito in una parte vitale del corpo. Un semplice colpo a un braccio o a una gamba metteva invece fuori combattimento solo temporaneamente il ‘ferito’. Ma i contendenti non avevano fatto i conti con una mamma che, sul più bello della battaglia, decise di intervenire e far cessare le ostilità per evitare che il suo giardino venisse danneggiato dai due ‘eserciti’ in lotta fra loro.
La conclusione del conflitto fu dunque ignominiosa per le parti in lotta, tanto da lasciare uno strascico di cui tuttavia torneremo a parlare eventualmente in un’altra occasione. Questo racconto ci fa riflettere sulla semplicità e l’ingenuità dei giochi di un tempo, ma anche sulla capacità dei bambini di divertirsi con poco e di dare libero sfogo alla loro fantasia. Sarebbe bello se anche oggi i bambini potessero trovare il modo di divertirsi senza l’ausilio della tecnologia e dei videogiochi, ma tornando alle origini, come facevano i ragazzi di una volta.