Il salame di Varzi, un prodotto di eccellenza a marchio Dop, è a rischio a causa della diffusione della peste suina nell’Oltrepò. Nel territorio comunale di Ponte Nizza è stato accertato il secondo caso di cinghiale infetto dal virus, mentre in una frazione di Bagnaria era già stata registrata la presenza del virus. Le autorità sanitarie hanno deciso di limitare la raccolta di funghi e tartufi nella zona solo per i residenti, proprietari e affittuari di case. Tuttavia, potrebbero essere necessari ulteriori interventi per evitare una diffusione della patologia che potrebbe causare danni importanti al comparto primario lombardo. La Cia, una delle associazioni di categoria più importanti del settore, chiede rapidità per evitare una “catastrofe nazionale”. Va ricordato che la peste suina africana non rappresenta un pericolo per gli esseri umani, ma l’uomo può veicolare il virus attraverso la contaminazione di veicoli, indumenti, attrezzature, cibo di origine o contenente carne suina, anche stagionata. È quindi importante prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare la diffusione della malattia e proteggere il prezioso patrimonio gastronomico italiano.

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