La marchesa Marta Minozzi Brivio Sforza, regina dei salotti milanesi, è stata coinvolta in un’indagine per la vendita di bracciali-orologi “non autentici” della linea “Serpenti Bulgari”. Tuttavia, la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’indagine poiché non è stato riscontrato alcun dolo da parte della nobildonna. La marchesa aveva venduto i gioielli al commerciante Albert Hamadani, confidando nell’attestazione di autenticità rilasciata dalla ditta Illario 1920 di Valenza, che dichiarava la realizzazione negli anni ’70 per conto della maison romana. Tuttavia, sembra emergere un giro più ampio di gioielli contraffatti a regola d’arte, tanto che la maison Bulgari ha presentato diverse denunce. Alcuni di questi monili sarebbero finiti nel patrimonio della marchesa, che ha spiegato di averli ricevuti come dono di nozze e di essere stata “assolutamente certa dell’originalità” quando li ha venduti ad Hamadani. La vicenda, tuttavia, non è chiusa e si attende la decisione del gip di Milano.