L’operazione contro la frode nel settore del riso biologico ha portato alla luce una situazione preoccupante. Sono state coinvolte 14 aziende agricole della provincia di Pavia, molte delle quali situate nella Lomellina. La Procura della Repubblica di Pavia ha coordinato l’indagine, affidata alla Guardia di Finanza e all’Unità investigativa centrale del Dipartimento dell’Ispettorato repressione frodi del Ministero dell’Agricoltura. Il risultato è stato il sequestro di 11.500 litri di fitofarmaci e di 450 quintali di fertilizzanti.

L’indagine è partita dall’analisi di specifici fattori di rischio e da accertamenti sulle annate di produzione di riso biologico a partire dal 2021. Gli elementi raccolti hanno portato all’emissione di un decreto di perquisizione che, giovedì scorso, ha interessato 14 aziende che si occupano della coltivazione di riso biologico in provincia di Pavia.

Durante i controlli, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno trovato fitofarmaci ed erbicidi il cui utilizzo è vietato dalle normative regionali e nazionali. Inoltre, sono state rinvenute numerose confezioni vuote di prodotti fitosanitari già utilizzati e documenti contabili ed extracontabili. Per determinare il livello di contaminazione delle produzioni falsamente attestate come biologiche, il personale tecnico del Dipartimento repressione frodi ha effettuato dei campionamenti del riso coltivato nelle aziende oggetto dei controlli.

Si tratta di un’operazione importante che mette in luce la necessità di controlli accurati nel settore agricolo, soprattutto in quello biologico. È fondamentale garantire ai consumatori la qualità e la genuinità dei prodotti che acquistano, senza truffe o frodi. La lotta contro la contraffazione deve essere costante e determinata, per tutelare la salute dei cittadini e il lavoro degli agricoltori che rispettano le regole.

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