Sulla 237 del Caffaro, tra Agnosine e Anfo, si è verificata una vera e propria strage di patenti nel fine settimana appena trascorso. Ben 31 patenti sono state ritirate, di cui nove appartenenti a motociclisti. La zona è da sempre soggetta a corse in moto, che spesso si trasformano in una vera e propria pista da gara, con sorpassi e sgasate ad alta velocità. Gli abitanti della zona, preoccupati per i numerosi incidenti mortali degli ultimi cinque giorni, hanno chiesto maggiori controlli da parte delle autorità, che hanno risposto inviando sul posto ben venti agenti della Polizia Locale della Valsabbia con più pattuglie impiegate nel fine settimana.

I risultati dei controlli sono stati preoccupanti: in tutto sono stati contestati 139 sorpassi, la maggior parte dei quali riguardavano motociclisti. Inoltre, sono state ritirate ben 31 patenti, di cui 29 per sorpassi vietati in curva, in corrispondenza di attraversamenti pedonali o di intersezioni. Le altre due patenti sono state sospese per velocità non adeguata, rilevata con il telelaser. Si viaggiava a 121 km/h e a 108 km/h, in strade dove vige il limite dei 50 km/h. I punti decurtati sono stati più di 500.

Ma non si tratta solo di sorpassi pericolosi: durante i controlli sono state commesse anche altre infrazioni, come la circolazione di veicoli senza assicurazione, la mancanza di revisione e la modifica delle caratteristiche costruttive della moto senza aggiornare la carta di circolazione. È stato segnalato anche un ritiro della carta di qualificazione del conducente perché non era stato compilato il foglio di viaggio.

Fortunatamente non sono stati segnalati incidenti e le pattuglie non sono intervenute. Tuttavia, le patenti ritirate verranno ora trasmesse al Prefetto che deciderà se sospenderle per uno o tre mesi. Inoltre, i possessori di patenti ritirate saranno soggetti a sanzione amministrativa. È importante ricordare che la sicurezza stradale è un dovere di tutti e che è necessario rispettare le regole del codice della strada per evitare incidenti e tragedie.

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