Un deposito di automobili fantasma è stato scoperto a Ghedi, in una zona distante dal centro abitato, vicino all’aeroporto militare, dagli agenti della Polizia locale dopo una segnalazione. Sono stati immediatamente sequestrati i circa 4.200 metri quadrati di terreno e i 59 veicoli parcheggiati lì, molti dei quali privi di parti essenziali a causa del smontaggio per la rivendita.

Durante le indagini, le automobili hanno raccontato la loro storia agli agenti del comandante Enrico Cavalli, poiché almeno una decina di esse aveva precedenti penali di vario genere, mentre un’altra decina era ancora dotata di targa. Questo ha portato ad ulteriori indagini per chiarire la situazione, che potrebbe rivelare un’attività mirata alla vendita di pezzi di ricambio. L’area in questione non è visibile dalla strada, ma si trova all’interno, a oltre un centinaio di metri dal punto di possibile passaggio, nascosta da un terrapieno e individuabile solo recandosi direttamente sul posto.

Le indagini, già in corso in collaborazione con la Procura della Repubblica, hanno portato all’identificazione del proprietario dell’area sequestrata, il quale si è difeso sostenendo di averla affittata, ma i dettagli della vicenda e dell’attività dell’affittuario non sono ancora chiari. Il sindaco Federico Casali, responsabile della sicurezza, ha commentato positivamente il risultato delle indagini, sottolineando l’importanza del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. “Individuare un’area di confine, mimetizzata e invisibile a chi non la conosceva esplicitamente, utilizzata per il deposito illegale di veicoli e per la vendita di pezzi di ricambio, è un punto a favore della legalità. Il controllo esteso e mirato del territorio, anche nelle zone periferiche, favorisce la sicurezza e la legalità”.

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