“La vedova di Alberto Filosi esprime la sua amarezza per la sentenza emessa a seguito dell’incidente in mare che ha causato la morte del marito. Elena Rizzi, moglie del medico di Legnano, si è dichiarata delusa nei confronti della giustizia per la decisione ritenuta troppo morbida nei confronti dell’imputato, l’imprenditore lombardo Angelo Gino Zambaiti.
Nella collisione, avvenuta il 29 maggio 2021 a Portisco, in Sardegna, Elena Rizzi è rimasta ferita insieme al marito, il quale ha perso la vita. La donna ha espresso la sua rabbia per la sentenza emessa dal Tribunale di Tempio Pausania nei confronti dell’imputato, il quale era accusato di violazione di norme sulla sicurezza della navigazione, omicidio colposo, lesioni colpose, naufragio e disastro colposo.
Secondo la vedova, l’imputato avrebbe dovuto ricevere una pena più severa, considerando la gravità delle accuse e le conseguenze dell’incidente. Inizialmente, l’imputato aveva proposto un patteggiamento di 1 anno e 10 mesi, con il consenso del Sostituto Procuratore della Repubblica. Tuttavia, il GIP ha respinto l’istanza, ritenendo la pena proposta non congrua.
Dopo un anno e il cambio del PM e del GIP, la richiesta di patteggiamento è stata riproposta ed accolta. La sentenza ha previsto la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel certificato penale, considerando la natura del fatto, le modalità e la personalità dell’imputato, così come il suo stato di incensuratezza.
Questa decisione ha lasciato la vedova profondamente amareggiata e delusa nei confronti della giustizia. La sua vita è stata completamente stravolta da questa tragedia e ora si sente come se nulla fosse accaduto. La sensazione di impunità che deriva da questa sentenza è fonte di grande amarezza per Elena Rizzi, che si aspettava una giustizia più severa per la morte del marito, un medico molto conosciuto ed apprezzato a Legnano.”