Scoperta rivoluzionaria: le pulsar come rivelatori cosmici di onde gravitazionali

Una scoperta degna di un film di fantascienza è stata resa possibile grazie a un’intensa ricerca internazionale condotta da cinque organizzazioni di ricerca provenienti da Europa, India, Giappone, Nord America, Australia e Cina. L’Italia ha partecipato attivamente a questa ricerca grazie all’Istituto Nazionale di Astrofisica, al Sardinia Radio Telescope e all’Università di Milano Bicocca.

I ricercatori hanno utilizzato 25 pulsar, stelle dense e in rapida rotazione su se stesse, per creare un gigantesco rivelatore cosmico che si estende lungo la Via Lattea. Grazie ai radiotelescopi, queste pulsar sono state trasformate in un rivelatore di onde gravitazionali. Le pulsar si comportano come orologi di precisione e permettono di misurare le minuscole variazioni nei tempi di arrivo dei loro impulsi, che sono causate dalle dilatazioni e compressioni dello spazio-tempo provocate dalle onde gravitazionali provenienti dall’Universo lontano.

Golam Shaifullah, dell’Università di Milano-Bicocca, spiega che le pulsar sono “eccellenti orologi naturali” e che la regolarità dei loro segnali può essere utilizzata per individuare i cambiamenti causati dalle onde gravitazionali. Questa scoperta ha permesso di confermare l’esistenza di un nuovo tipo di onde gravitazionali con ritmo lento e lunghezze d’onda enormemente più lunghe rispetto a quelle osservate in precedenza.

Nonostante questo importante risultato, la ricerca non si ferma qui. Per confermare definitivamente la scoperta, è necessario che il risultato abbia una probabilità di verificarsi casualmente inferiore a una su un milione. Attualmente, il risultato si avvicina a questo criterio, ma non lo soddisfa completamente. I ricercatori stanno combinando i loro dati all’interno dell’International Pulsar Timing Array, con l’obiettivo di utilizzare le misurazioni di oltre 100 pulsar osservate con 13 radiotelescopi in tutto il mondo per ottenere la prova definitiva di questa scoperta.

La comunità scientifica è in attesa dei nuovi dati, nella speranza che possano fornire la prova definitiva di questa scoperta rivoluzionaria. La ricerca sulle onde gravitazionali apre nuove prospettive per la comprensione dell’Universo e potrebbe portare a importanti sviluppi nella fisica teorica e nella cosmologia.

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