Nuove attività di diagnosi e terapia dei disturbi respiratori del sonno sono state introdotte presso la Casa di Cura San Francesco. Secondo il dott. Moleri, è importante indagare sulle cause di tali disturbi, poiché potrebbero essere il segnale di una sindrome da apnee notturne.

Durante l’estate, oltre al caldo e alle zanzare, il sonno può essere disturbato dal russamento. Se è sporadico, non c’è motivo di preoccuparsi. Tuttavia, quando si verifica con una certa frequenza, è importante scoprirne le cause. Potrebbe infatti essere un segnale della presenza di una sindrome da apnee notturne. Questa condizione comporta interruzioni della respirazione, seguite da risvegli improvvisi che spesso la persona non percepisce, causando una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue e una diminuzione della quantità e qualità del sonno.

Questo disturbo, noto anche come Osas, può causare alterazioni della saturazione di ossigeno nel sangue e della frequenza cardiaca, aumento della pressione arteriosa e favorire la formazione di placche aterosclerotiche. Questo rappresenta un fattore di rischio aggiuntivo per eventi cardiovascolari maggiori come infarti e ictus. Pertanto, è fondamentale individuare il problema e prevenire la patologia. In questo contesto, la Casa di Cura San Francesco ha potenziato il servizio del Reparto di Neurologia, dove vengono effettuate valutazioni polisonnografiche e monitoraggi cardiorespiratori finalizzati alla diagnosi dell’Osas.

L’Osas colpisce tutte le fasce d’età e entrambi i sessi, anche se è più comune negli uomini tra i 40 e gli 80 anni, con un picco intorno ai 50-55 anni. Secondo dati recenti, in Italia ci sono più di 12 milioni di persone affette da Osas moderata-grave (27% della popolazione adulta), con un rapporto uomo/donna di 3:1, e più di 24 milioni di persone di età compresa tra 15 e 74 anni con Osas lieve e medio-grave (54% della popolazione adulta).

Tra i fattori di rischio della sindrome da apnee ostruttive del sonno ci sono l’obesità, la menopausa, l’invecchiamento e l’assunzione di alcol o sedativi. Anche le anomalie anatomiche che causano un’ostruzione delle prime vie aeree (naso, bocca o palato), come la deviazione del setto nasale, le tonsille o le adenoidi ipertrofiche, sono fattori predisponenti.

La diagnosi si basa su criteri clinici e sull’analisi dei sintomi, come il russamento, il sonno frammentato e la sonnolenza diurna eccessiva, che possono essere evidenziati durante una visita specialistica e attraverso esami strumentali come la polisonnografia, che monitora l’attività cardiorespiratoria durante il sonno.

L’esame viene effettuato a domicilio e l’apparecchio, chiamato poligrafo, viene montato da un tecnico di neurofisiopatologia che lo ritira il giorno successivo, scarica i dati sul computer e li prepara per la lettura e la refertazione da parte del medico neurologo e pneumologo. Il trattamento mira a controllare i fattori di rischio e le apnee notturne, con l’obiettivo di ridurre gli episodi di ipossia e la frammentazione del sonno. La Casa di Cura San Francesco ha deciso di avvalersi di un consulente specialista pneumologo, il dottor Eugenio Vitacca, per la presa in carico dei pazienti che risultano positivi alla polisonnografia nella fase terapeutica, in particolare per l’adattamento e la prescrizione della Cpap (terapia ventilatoria tramite dispositivi a pressione positiva continua). Il neurologo e il pneumologo lavorano in equipe, garantendo sia gli esami strumentali che le visite specialistiche pre e post diagnosi, oltre al follow up per verificare l’efficacia e l’aderenza alla terapia.

L’approccio terapeutico per le apnee ostruttive del sonno può includere una terapia comportamentale basata su uno stile di vita corretto, perdita di peso e corretta postura durante il sonno. Oppure si può utilizzare durante il sonno un dispositivo a pressione positiva continua (Cpap) che impedisce il collasso delle vie aeree o apparecchi ortodontici mobili speciali (Mad). In casi selezionati, si può ricorrere alla chirurgia otorinolaringoiatrica o maxillo-facciale per correggere le ostruzioni delle prime vie aeree o le alterazioni anatomiche.

L’ambulatorio dedicato offre anche supporto ai pazienti in terapia con la Cpap che necessitano di controlli o di certificazione specialistica per il rilascio o il rinnovo della patente di guida. Inoltre, è stata attivata una collaborazione con un’azienda specializzata (Home Care Provider) per eseguire polisonnografie a domicilio dei pazienti, che vengono poi refertate dal personale medico della clinica.

Se vuoi saperne di più sulla diagnosi dei disturbi del sonno, compila il modulo.

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