Giovedì 29 giugno, i rappresentanti sindacali della Polizia hanno organizzato un presidio di fronte all’ingresso principale dell’aeroporto di Orio al Serio. Circa sessanta operatori della Polaria hanno partecipato a questa manifestazione per denunciare i problemi di organico. Da diversi anni segnalano una carenza di personale nell’ufficio della Polizia di frontiera di Orio al Serio, che attualmente conta solo 146 operatori di polizia. Secondo i sindacalisti, ne sarebbero necessari almeno altri 50. A confronto, all’aeroporto di Malpensa, con un traffico annuale di 20 milioni di passeggeri, ci sono 500 operatori di polizia. Mentre a Orio al Serio, con 15 milioni di passeggeri, i poliziotti sono solo 146 e diminuiranno con i pensionamenti.

Gli operatori di polizia si occupano sia dei servizi di frontiera che di quelli di sicurezza, lavorando su turni di 6 ore, ma spesso devono fare straordinari. Negli altri aeroporti, i compiti vengono suddivisi in modo equo, mentre a Orio al Serio capita che nello stesso giorno, chi si occupa di sicurezza debba anche occuparsi della frontiera. Le richieste dei sindacalisti sono rivolte alle autorità politiche e amministrative: chiedono un incremento strutturale dell’organico di almeno 50 persone e una maggiore attenzione durante il periodo estivo, in cui il personale diminuisce per le ferie e i voli aumentano del 30%. La situazione diventa difficile, con malori, tensioni e insulti rivolti ai poliziotti. Non è più possibile continuare in questo modo. L’aeroporto sta crescendo, così come il numero di passeggeri e gli introiti, ed è assurdo che non si pensi a un investimento minimo per la sicurezza, che con l’assunzione di 50 persone potrebbe costare circa 2,5 milioni di euro.

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