L’udienza per decidere il futuro di Cora è stata fissata per il 19 luglio. La bambina, di 10 anni, è stata trascinata in Costa Rica dalla madre Annalisa Lucifero 16 mesi fa. Ora si deve decidere se Cora possa restare con la madre o debba essere rimpatriata per essere restituita al padre Stefano, come stabilito con una sentenza pronunciata lo scorso maggio. Tuttavia, la madre si è opposta a questa decisione e ha presentato ricorso in appello.
Mentre si aspetta di tornare in aula, Annalisa e Cora sono tenute d’occhio dagli assistenti sociali del Costa Rica per evitare che la donna scappi nuovamente con la figlia. Sono seguite anche perché pare che non si trovino in una situazione molto favorevole: dopo essersi stabiliti inizialmente in un piccolo villaggio, sono stati costretti a spostarsi in un sobborgo di San José, la capitale dello stato caraibico, per poter ricevere aiuto e assistenza.
Annalisa ha raccontato ai magistrati di essere fuggita dall’Italia e da Olgiate Molgora a causa delle maltrattamenti subiti dal marito. Tuttavia, gli inquirenti non le hanno creduto, poiché hanno stabilito che è lei a non essere adatta al ruolo di genitore.
Il padre, Stefano, spera che questo “incubo a occhi aperti” finisca presto e che Cora possa tornare a casa da lui. Non è facile resistere, ma è determinato a lottare per la figlia perché ritiene che il Costa Rica non sia il suo posto, ma che il suo posto sia con lui.
Al momento, quasi nessun familiare è riuscito a comunicare con Annalisa e Cora. La madre ha tagliato i ponti con tutti e ha imposto il silenzio anche alla figlia. Ha telefonato solo alcune volte al padre di Cora, il nonno della bambina. Grazie a lui, sono state rintracciate poiché ha fornito il numero di cellulare della figlia agli investigatori, che così hanno potuto localizzarle.
La Procura di Lecco ha confermato di non aver avviato alcuna rogatoria internazionale per rintracciare Annalisa e Cora e riportare la bambina in Italia. Papà Stefano e il suo avvocato si sono rivolti agli ufficiali dell’Ufficio II Affari interistituzionali del Dipartimento per la giustizia minorile del Ministero della Giustizia, secondo quanto previsto dalla Convenzione dell’Aja del 1980 per la sottrazione internazionale dei minori.
In attesa dell’udienza, il futuro di Cora rimane incerto. Sarà il tribunale a decidere se la bambina dovrà tornare in Italia con il padre o restare in Costa Rica con la madre.