Sandra Fratus è stata condannata a 21 anni di reclusione per aver ucciso il suo compagno, Ernest Emperor Mohamed, durante una lite nella loro casa di Morengo. Il rapporto tra i due era caratterizzato da violenza e abusi, ma anche dalla promessa di un matrimonio futuro. La condanna è stata emessa dalla Corte d’Assise di Bergamo il 14 giugno.

Nelle motivazioni della sentenza, il giudice Giovanni Petillo ha evidenziato i frequenti accessi di Sandra Fratus al pronto soccorso, senza però dichiarare che le lesioni erano state causate dal compagno. Si fa riferimento al “ciclo della violenza”, in cui di solito la donna è la parte più debole e l’uomo crea una sorta di gabbia dalla quale è difficile fuggire. Fratus si trovava in una situazione simile. Queste circostanze hanno contribuito a delineare il contesto in cui è avvenuto l’omicidio, durante l’ennesima lite e l’aggressione subita, quando il convivente l’aveva colpita alla tempia facendole perdere gli occhiali.

Nonostante l’aggressività dell’uomo e le violenze subite, la Corte ha respinto l’invocazione della legittima difesa da parte degli avvocati di Fratus. L’uomo aveva rappresentato un pericolo effettivo per la donna e l’aveva aggredita verbalmente e fisicamente quella sera. Tuttavia, Fratus ha accoltellato il compagno al petto dopo aver ricevuto l’ultimo colpo al viso. Per invocare la legittima difesa, l’aggressore deve essere l’unica opzione per difendere la propria incolumità. In questo caso, la storia raccontata dalla stessa imputata dimostra che avrebbe potuto allontanarsi dalla casa se avesse temuto ulteriori aggressioni o avvisare le forze dell’ordine. Inoltre, il colpo inferto con il coltello dopo il pugno al viso è stato considerato sproporzionato.

L’interpretazione della Corte è che la reazione impulsiva di Fratus è stata determinata dalla rabbia accumulata nel tempo a causa dei comportamenti ripetuti e umilianti del convivente. La sentenza è stata emessa considerando la mancanza di proporzionalità tra l’offesa subita e la difesa utilizzata.

La storia di Sandra Fratus e Ernest Emperor Mohamed è un esempio drammatico di un rapporto caratterizzato dalla violenza domestica. È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e promuovere la prevenzione e l’aiuto alle vittime. Nessuna persona dovrebbe vivere in una situazione di sopraffazione e umiliazione.

Articolo precedenteTragico decesso di un uomo a Carona
Articolo successivoIl caso di Sandra Fratus: la lotta per la giustizia a Morengo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui