Vittorio Riboldi, l’ex assessore all’Urbanistica della precedente Amministrazione comunale di centrodestra e attuale consigliere comunale di minoranza di Azione, si è astenuto dal commentare la sentenza del Tribunale di Lodi a suo carico, in attesa di leggere le motivazioni. Riboldi è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per reimpiego di denaro di provenienza illecita, nell’ambito dell’inchiesta che nel 2020 aveva portato agli arresti domiciliari Renzo Martini, noto come Mago Candido, insieme alla figlia e alla compagna. La pubblica accusa aveva chiesto una pena di cinque anni per Riboldi, ma l’ex assessore impugnerà sicuramente la sentenza in Appello.
Secondo l’accusa, Riboldi avrebbe effettuato operazioni immobiliari a favore della figlia di Martini, Vanessa, utilizzando denaro di provenienza illecita. Tuttavia, Riboldi si è sempre difeso affermando che non è compito di un commercialista verificare l’origine dei fondi e che i soldi provenivano da bonifici tracciabili del padre di Vanessa, quindi verificabili. Renzo Martini, infatti, aveva già patteggiato una pena di quattro anni e quattro mesi per truffa aggravata, così come la figlia Vanessa (tre anni e quattro mesi) e la moglie (un anno e otto mesi, pena sospesa).
L’inchiesta si concentra proprio su questa attività illecita legata alla cartomanzia, coinvolgendo anche Riboldi. Tuttavia, quest’ultimo ha sempre sostenuto che la cartomanzia è una professione legittima e che la famiglia Martini aveva un reddito sufficiente per effettuare investimenti immobiliari tramite la figlia.
Ora tutti sono in attesa di leggere le motivazioni della sentenza per poter esprimere considerazioni più approfondite. Riboldi, infatti, non vuole fare alcun commento prima di conoscere i dettagli della decisione del Tribunale di Lodi. La sua intenzione è quella di appellarsi e cercare di dimostrare la sua innocenza. Sarà compito dell’Appello fare chiarezza su questa vicenda e stabilire la verità.