Una cittadina dominicana di 46 anni è stata arrestata lo scorso 27 giugno dopo essere stata rintracciata in Svizzera e estradata in Italia. La donna, che possiede un passaporto italiano, era ricercata da ottobre 2022 dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Trieste Ufficio Esecuzioni Penali. Le autorità hanno emesso un provvedimento di ordine di esecuzione per la sua carcerazione.
La donna, ricercata anche a livello Schengen, è stata consegnata alla polizia di frontiera di Como Ponte Chiasso, che l’ha poi arrestata. La sua condanna prevede una pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per sfruttamento della prostituzione minorile. I fatti contestati risalgono agli anni 2011 e 2012 nella provincia di Pordenone.
Dopo aver completato tutti i procedimenti legati al suo arresto, la donna è stata trasferita alla Casa Circondariale di Como, dove dovrà scontare la sua pena. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla sua situazione attuale o su eventuali precedenti penali.
L’arresto di questa donna rappresenta un passo importante nella lotta contro lo sfruttamento minorile e dimostra l’efficacia della cooperazione tra le autorità italiane e internazionali. È fondamentale continuare a combattere questo grave crimine e garantire la protezione dei minori da ogni forma di abuso e sfruttamento.
Speriamo che questa vicenda possa servire come monito per coloro che cercano di sfruttare i più vulnerabili, e che si possano adottare ulteriori misure per prevenire e contrastare efficacemente il fenomeno dello sfruttamento minorile. Solo attraverso un impegno costante e una stretta collaborazione tra le autorità nazionali e internazionali potremo proteggere i nostri bambini e costruire un futuro migliore per tutti.