La Guardia di Finanza ha effettuato alcuni giorni fa una perquisizione nella sede municipale di Usmate Velate, bloccando temporaneamente le attività dell’Ufficio tecnico e sequestrando una decina di fascicoli relativi alle pratiche edilizie. Questo evento improvviso ha generato molta tensione. Come conseguenza, il responsabile dell’Ufficio tecnico è stato sollevato dal suo incarico e attualmente si trova in ferie, anche se potrebbe optare per un periodo di aspettativa. Al momento non si conosce l’oggetto dell’indagine, ma è certo che l’ufficio tecnico è attualmente privo di un responsabile e di conseguenza tutte le pratiche edilizie sono praticamente congelate.

Il sindaco Lisa Mandelli ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito. È stato emesso un comunicato ufficiale da parte dell’amministrazione comunale, il quale rappresenta l’unica voce su questo clamoroso caso al momento, nel rispetto del lavoro degli inquirenti e del dipendente coinvolto.

“Nel pieno rispetto dell’indagine in corso e in ottemperanza alle richieste della procura della Repubblica – recita il comunicato – il Comune di Usmate Velate manterrà sulla vicenda massimo riserbo. Ferma restando la presunzione di innocenza, l’amministrazione comunale di Usmate Velate prosegue la propria progettualità nell’esclusivo interesse della collettività ed è parte lesa nell’intero procedimento che riguarda competenze tecniche in capo al settore edilizia privata e urbanistica. L’auspicio è che, attraverso le indagini condotte dagli inquirenti, possa essere appurato come l’attuale indagato abbia operato in conformità con le procedure amministrative e che tale singolo episodio non abbia come conseguenza singole responsabilità individuali penalmente rilevanti. Altresì, l’amministrazione comunale proseguirà nell’applicazione del codice di comportamento del personale dipendente che già contiene i doveri di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti a osservare nella prestazione del loro lavoro”.

L’opposizione, composta dalla Lega e da Cambiamo, chiede al sindaco di fornire informazioni in aula e di avere accesso agli atti relativi a questa vicenda. I consiglieri di minoranza denunciano di essere stati all’oscuro della situazione e di averne avuto conoscenza solo attraverso gli articoli di giornale. “Sono mancati la trasparenza e il rispetto dei ruoli, questa vicenda non può essere trattata come se fosse una questione privata – si legge in una nota stampa rilasciata durante la settimana -. Siamo in costante contatto con le persone competenti per ottenere, in qualità di consiglieri comunali, accesso ai documenti della procura attualmente segretati presso il protocollo comunale”.

La minoranza afferma inoltre di aver richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per chiedere al sindaco spiegazioni su quanto accaduto. Si dichiara preoccupata per i possibili rischi di stallo e paralisi degli uffici comunali, con conseguenze gravi per i cittadini e per l’intero territorio. Si augura che “nonostante le notizie degli ultimi giorni – conclude la nota – l’amministrazione Mandelli sia in grado di fornirci una visione chiara della situazione, data l’estrema gravità delle accuse. Auspichiamo inoltre che, nel caso in cui le accuse venissero confermate, il sindaco e la giunta siano totalmente estranei a questa vicenda”.

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