Un giovane rapinatore è tornato in carcere a causa delle continue violazioni delle prescrizioni imposte dal Tribunale. I Carabinieri di Lissone hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di sorveglianza di Milano nei confronti di un 23enne di origine tunisina, residente in città. Il ragazzo era stato condannato il 15 ottobre 2019 a un anno e quattro mesi di reclusione per una rapina commessa quando era ancora minorenne ai danni di un cittadino bulgaro. Inizialmente, gli era stata concessa la sospensione della carcerazione e l’affidamento in prova ai Servizi sociali. Tuttavia, il giovane ha ripetutamente violato le prescrizioni imposte dal giudice, venendo segnalato più volte all’Autorità giudiziaria. Di fronte all’ennesima violazione, il Tribunale ha deciso di revocare la misura in atto. Il giudice ha quindi disposto la carcerazione, che è stata immediatamente eseguita con l’accompagnamento del giovane alla casa di prima accoglienza per minori Cesare Beccaria di Milano. Questa decisione è in linea con la normativa vigente, che prevede la reclusione quando l’arrestato non ha ancora compiuto i 25 anni e il reato è stato commesso quando era ancora minorenne.

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