“Ucciso con una freccia: si apre il processo per l’omicidio di Javier Miranda Romero”
Il caso dell’omicidio di Javier Miranda Romero, avvenuto la notte tra il primo e il 2 novembre scorsi nei vicoli di Genova, si apre oggi con la parte preliminare del processo. Il responsabile dell’omicidio, Evaristo Scalco, continua a sostenere di non essere razzista, affermazione che ripete anche ai suoi avvocati.
La vittima, Javier Miranda Romero, stava festeggiando con un amico la nascita del suo figlio quando Scalco, forse innervosito per il rumore, si è affacciato alla finestra insultando i due. Poi, improvvisamente, ha preso l’arco e ha scagliato una freccia che ha colpito l’uomo al fegato, causandone la morte.
Durante l’udienza di questa mattina, gli avvocati di Scalco, Jacopo Pensa e Federico Papa, hanno presentato una richiesta di abbreviato, che se accettata potrebbe comportare uno sconto di un terzo della pena. Tuttavia, sembra difficile che questa richiesta venga accolta, in quanto una delle due aggravanti contestate dalla pm Arianna Ciavattini è quella dei futili motivi. È difficile dimostrare che uccidere una persona perché sta disturbando la quiete pubblica non possa essere considerato un motivo futile. Inoltre, l’altra aggravante contestata è quella dell’odio razziale, poiché secondo un testimone, Scalco avrebbe insultato la vittima con epiteti razzisti.
Nelle prossime ore si attende la decisione del giudice sulla richiesta della difesa e a settembre si aprirà il processo in Corte d’Assise. Durante l’udienza di questa mattina, si sono costituite parte civile la moglie, la figlia e una sorella di Javier Miranda Romero, dimostrando così la gravità del dolore che questa tragedia ha causato alla sua famiglia.