I furti di trattori rappresentano un grave problema per gli agricoltori italiani, con un valore annuo che supera i 300 milioni di euro. La regione più colpita è la Lombardia, soprattutto per i trattori di media e alta potenza, dotati di sistemi sofisticati per l’agricoltura di precisione.
Le aziende agricole bresciane sono state oggetto di raid, come nel caso di Fiesse, dove un trattore John Deere è stato rubato ma fortunatamente ritrovato dopo poche ore. La situazione nella provincia di Brescia è sempre più preoccupante, con furti di antenne satellitari, schermi e antenne.
I furti possono causare danni pesanti nei bilanci aziendali, con colpi che possono arrivare anche a centinaia di migliaia di euro. I ladri agiscono con precisione, utilizzando tir per far sparire i trattori e smontandoli o portandoli in Paesi esteri. A volte, anche con l’aiuto della tecnologia, diventa difficile localizzare i mezzi di trasporto successivi.
Le organizzazioni agricole di Brescia hanno denunciato i furti alle autorità competenti e chiesto provvedimenti per debellare questo fenomeno. È in corso una collaborazione tra le organizzazioni agricole e le istituzioni preposte per trovare soluzioni. Anche l’assessore all’agricoltura e sovranità alimentare della Regione Lombardia ha preso posizione sul problema, sottolineando che bande specializzate compiono razzie nelle campagne, causando danni economici agli agricoltori e alimentando una rotta criminale.
I furti di trattori non arrecano solo danni agli agricoltori, ma rappresentano anche una beffa per il settore primario italiano, che si vede sottrarre macchine e attrezzature importanti per la produzione di cibo nel rispetto di standard qualitativi e ambientali. È necessaria una maggiore collaborazione tra organizzazioni agricole e istituzioni per contrastare questo fenomeno e proteggere il lavoro degli agricoltori.