Condannato a sette anni e quattro mesi per violenza sessuale e tentata violenza sessuale, un uomo di 27 anni di Cavenago Brianza è stato giudicato colpevole dal Tribunale di Monza. Le aggressioni sono avvenute nel 2015 e nel 2021 nella soffitta dell’abitazione di sua nonna, dove l’uomo era riuscito ad attirare le due ragazze minorenni con il pretesto di aiutarle a risolvere i loro problemi sentimentali, dopo averle conosciute in chat.

Il processo si è svolto secondo il rito abbreviato e l’uomo si è sempre professato innocente, ma alla fine è stato ritenuto colpevole dopo una lunga e delicata indagine. La prima denuncia, presentata otto anni fa da una ragazza di 17 anni della Brianza, è stata successivamente archiviata. Tuttavia, il caso è stato riaperto due anni fa quando una sedicenne ha denunciato di aver subito abusi nello stesso luogo e con le stesse modalità. La giovane è riuscita a reagire violentemente, impedendo lo stupro.

L’inchiesta ha poi rivelato che l’uomo aveva contattato altre giovani ragazze in chat con l’obiettivo di attirarle nella stessa soffitta, ma alcune avevano rifiutato l’invito. Nonostante il divieto di contattare le presunte vittime tramite social media o cellulari, imposto all’inizio dell’indagine, l’uomo ha violato questa restrizione e un anno fa è stato arrestato.

Oggi è stata emessa la condanna, che è superiore alla richiesta dell’accusa. Si tratta di una sentenza importante per la tutela delle vittime di violenza sessuale e un segnale chiaro che questi crimini non verranno tollerati. È fondamentale che le vittime si sentano incoraggiate a denunciare e che la giustizia venga fatta.

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