Un milione di euro in contanti è stato trovato a casa dei genitori di Roberto De Pedro, uno dei 10 arrestati nell’inchiesta sulla presunta frode delle fatture false a Brescia. Le indagini hanno scoperto un sistema di frode che ha portato all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo totale di oltre 160 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha individuato 32 cartiere, di cui 11 italiane e 21 straniere, coinvolte nella frode. I fratelli Massimiliano e Federico Borghesi, titolari di un’azienda di metalli ferrosi, sono stati considerati i capi del gruppo e sono finiti in carcere. Complessivamente, ci sono 80 persone fisiche e 48 entità giuridiche coinvolte nelle indagini, di cui 21 straniere. Gli arresti sono stati eseguiti in base alle prove raccolte durante le indagini.

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