La Questura di Cremona ha preso i primi provvedimenti dopo il lancio di fumogeni durante la partita tra Cremonese e Salernitana lo scorso 3 giugno. Durante la partita, diversi fumogeni sono stati accesi e lanciati in campo, interrompendo il regolare svolgimento del match. Solo dopo sette minuti e l’intervento dei Vigili del Fuoco, la partita è ripresa regolarmente.
Grazie al dispositivo d’ordine pubblico attuato dalla Questura durante la partita, la Squadra Tifoserie della DIGOS ha immediatamente avviato le indagini per identificare i responsabili di tali comportamenti illeciti. Durante le operazioni di filtraggio, è stata individuata una giovane tifosa cremonese che aveva nascosto alcuni fumogeni nella sua borsetta. Si è scoperto che i fumogeni erano stati passati attraverso l’inferriata che delimita il piazzale esterno dello stadio. La giovane è stata identificata sul posto e i fumogeni sono stati sequestrati.
Attraverso le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza sia esterno che interno allo stadio, sono stati identificati con certezza i due giovani che avevano passato i fumogeni alla tifosa. Inoltre, l’analisi delle immagini durante il lancio dei fumogeni ha permesso di identificare altri due tifosi che avevano lanciato i fumogeni sul campo.
Dopo gli accertamenti, la DIGOS ha inviato una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica locale e i 5 tifosi cremonesi sono stati indagati in stato di libertà. Il reato contestato rientra nell’articolo 6 bis della legge n. 401 del 1989, che punisce con una sanzione penale non solo il lancio, ma anche qualsiasi altro utilizzo di fumogeni o altri artifizi che mettono in pericolo le persone.
© Riproduzione riservata