Operazione di salvataggio conclusa per la 31enne di Adro. Dopo aver salutato sua sorella Ottavia, Lorenzo si precipita a trovare un posto nella valle di Fonteno dove c’è il segnale del cellulare: chiama i genitori, che aspettavano buone notizie.

Ottavia Piana, una speleologa di 31 anni di Adro, ha trascorso 52 ore nella grotta, quasi tutte su una barella, ma è uscita sana e salva dall’Abisso Bueno Fonteno: alle 13:38 di oggi, martedì 4 luglio, gli applausi dei soccorritori hanno certificato la fine dell’emergenza. Sul suo viso, provato dalla stanchezza, qualche timido sorriso e, appena incrocia lo sguardo del fratello Lorenzo, lacrime di commozione. Quasi 70 soccorritori hanno lavorato per lei, arrivando anche da fuori regione, con turni di intervento di oltre venti ore: quando arrivavano, Ottavia li guardava e, come ha raccontato una volta fuori dalla grotta, diceva: “Ti devo una birra. Sei astemio? Allora torna indietro”. E poi, quando le chiedono se era preoccupata, risponde senza esitazione: “Non avevo dubbi, ma ho fatto un guaio e mi dispiace”. Poche parole, il tempo di aspettare l’arrivo dell’elicottero diretto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per essere sottoposta ad accertamenti, a partire dal trauma al ginocchio che le ha impedito di risalire autonomamente in superficie.

Domenica mattina Ottavia e quattro amici speleologi si sono dati appuntamento: alle 10 sono entrati in grotta con l’intenzione di restarci tutto il giorno, ma verso le 15, quando si trovavano a 150 metri di profondità e a più di un chilometro dall’ingresso, un masso si è staccato dalla parete che stava risalendo e l’ha colpita al ginocchio: il dolore le impediva di muoversi. “È uno degli aspetti problematici che abbiamo dovuto affrontare”, ricostruisce Corrado Camerini, il delegato degli speleologi lombardi del Soccorso alpino, “ogni minimo movimento le provocava fitte e allo stesso tempo dovevamo a tutti i costi risalire, con lei su una barella, i cunicoli e le pareti di roccia”. A rendere ancora più difficoltose le operazioni, il temporale e la pioggia incessante che è caduta sull’alto Sebino da lunedì sera a ieri mattina. La squadra che è intervenuta di notte, per percorrere cento metri ha impiegato cinque ore.

A Ottavia Piana sono stati dati degli antidolorifici, ma la 31enne di Adro in alcuni passaggi complicati ha stretto i denti ed è riuscita a scendere dalla barella e ad attraversare cunicoli troppo stretti. Dopo aver salutato sua sorella, Lorenzo corre via per trovare un posto nella valle di Fonteno dove c’è il segnale del cellulare: chiama i genitori, che aspettavano buone notizie. Ottavia li raggiungerà insieme a tutti loro: la famiglia gestisce un’azienda di noleggio di gru edili a Cazzago San Martino. Qui la aspettano per abbracciarla e sorridere insieme.

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