della chirurgia maxillo-facciale. L’intervento ha permesso ad Angelo di liberarsi da un peso enorme, sia fisico che emotivo, e di ritrovare una qualità di vita che pensava di aver perso per sempre.

L’ameloblastoma è una malattia che colpisce principalmente l’osso mascellare. Nonostante sia una neoplasia benigna, è caratterizzata da un’aggressività locale molto elevata e può compromettere seriamente le funzioni vitali come la deglutizione, l’alimentazione e la respirazione. Nel caso di Angelo, il tumore aveva raggiunto dimensioni considerevoli, interessando completamente la bocca, la mandibola e il cavo orale.

Prima dell’intervento, è stata necessaria un’attenta pianificazione. Grazie alla tecnologia avanzata, è stato possibile creare una simulazione virtuale dell’intervento, utilizzando immagini ottenute da una Tac e un software specifico in grado di riprodurre tridimensionalmente lo scheletro della testa. Questo ha permesso di progettare in modo preciso tutte le componenti necessarie per l’operazione, come placche, guide e viti, così da garantire una ricostruzione su misura.

L’operazione è stata eseguita in un’unica seduta, della durata di 8 ore. Il team medico, guidato dal professor Baj, ha rimosso la massa tumorale e la mandibola, utilizzando un doppio accesso da bocca e collo. Allo stesso tempo, è stato prelevato un pezzo di osso del perone del paziente, che è stato modellato per riprodurre l’esatta curvatura della mandibola. Questo trapianto autologo è stato poi rivascolarizzato con tecniche microvascolari, permettendo al tessuto trapiantato di essere subito percorso dal sangue.

Il tasso di successo di questo tipo di intervento è molto alto, ma è comunque necessario un follow-up post-operatorio di 5 anni per monitorare eventuali recidive. Inoltre, Angelo dovrà sottoporsi a un secondo intervento per l’impianto dei denti, il ripristino della funzionalità di labbro e bocca e il miglioramento estetico della cicatrice.

Il professor Baj sottolinea l’importanza del volto come biglietto da visita e come elemento centrale dell’identità di una persona. Per lui, era fondamentale che Angelo potesse riconoscersi di nuovo guardandosi allo specchio e liberarsi dalla sofferenza fisica e mentale che ha vissuto per anni.

Grazie all’abilità e all’esperienza del team medico, Angelo ha finalmente avuto la possibilità di liberarsi dal peso del tumore e di ritrovare una vita normale. Questo caso dimostra l’importanza della ricerca e dell’innovazione nella chirurgia maxillo-facciale, permettendo a pazienti come Angelo di avere una seconda possibilità.

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