Nuovi dettagli emergono sulla vicenda dell’arresto dei fratelli Piero e Mario Pini, proprietari dell’azienda di salumi omonima con stabilimenti in Italia e all’estero. La notizia ha attirato l’attenzione dei media spagnoli, in quanto i fratelli Pini, di 66 e 70 anni, residenti a Binéfar, sono stati arrestati a seguito della denuncia di una donna che si è presentata alle autorità come vittima di presunti abusi sessuali nel macello di Litera. Attualmente si trovano ancora in carcere a Zuera.
Secondo la stampa spagnola, le presunte aggressioni sessuali sarebbero state perpetrate da entrambi gli imputati, ma non contemporaneamente. Le indagini, che sono sotto segreto istruttorio, dovranno stabilire il luogo o i luoghi in cui si sarebbero verificati gli abusi segnalati dalla donna e la natura degli stessi, se di tipo professionale o sessuale.
I fratelli Pini sono anche indagati per altri reati contro i diritti dei lavoratori, come indicato dal Comando della Guardia Civil di Huesca. Non è la prima volta che Piero Pini ha problemi con la giustizia, infatti nel marzo 2019 è stato arrestato in Ungheria per frode fiscale milionaria, una vicenda simile a quella che lo ha portato all’arresto in Polonia nel dicembre 2016.
La situazione è ancora in fase di indagine e dovranno essere chiariti tutti i dettagli riguardanti questa vicenda.