Il Ministero della Salute ha deciso di prorogare fino al 19 giugno 2024 l’ordinanza che vieta la pesca e il consumo delle anguille del Garda. Questa decisione è stata presa in seguito alle recenti analisi che hanno confermato la presenza di contaminazione da Pcb in questa specie ittica.

L’ordinanza, che viene rinnovata di anno in anno dal 2011, stabilisce il divieto di pescare e consumare le anguille del lago di Garda e del basso corso del Sarca. Secondo i risultati degli ultimi monitoraggi, non è stata riscontrata alcuna diminuzione dei valori medi di contaminazione rispetto al periodo precedente del 2015-2016.

L’ordinanza ministeriale proibisce agli operatori del settore alimentare di commercializzare le anguille provenienti dal Garda destinate all’alimentazione umana, in quanto sono contaminati da Pcb diossina oltre i limiti previsti dal regolamento europeo 1181/2006.

Questa notizia rappresenta un ulteriore colpo per i pescatori e i consumatori che amano le anguille del Garda. La contaminazione da Pcb rappresenta un rischio per la salute umana e pertanto è necessario continuare a vietare la pesca e il consumo di questa specie ittica.

Sarà importante monitorare attentamente la situazione e adottare eventuali misure per ridurre la contaminazione e garantire la sicurezza alimentare. Nel frattempo, sarà necessario trovare alternative per i pescatori e per i consumatori che desiderano gustare il sapore delle anguille del Garda.

Questa proroga dell’ordinanza rappresenta una conferma della gravità della situazione e della necessità di proteggere la salute dei cittadini. Speriamo che in futuro si possano adottare misure efficaci per risolvere il problema della contaminazione da Pcb e consentire nuovamente la pesca e il consumo delle anguille del Garda in totale sicurezza.

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