Il presidente del Brescia Calcio, Massimo Cellino, dovrà attendere fino a settembre per conoscere il suo destino giudiziario riguardo ai reati fiscali contestati dalla Procura di Brescia. L’udienza preliminare, prevista per oggi, è stata rinviata a causa della mancanza della traduzione in inglese degli atti per uno dei coimputati di Cellino. Questi reati sono al centro di un’inchiesta che aveva portato al sequestro di 59 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore sardo, sequestro che però è stato revocato dalla Cassazione a gennaio scorso.

Non è la prima volta che Cellino viene coinvolto in vicende giudiziarie. Oltre a essere stato recentemente assolto a Cagliari per il caso dello stadio, era già stato prosciolto a Brescia in udienza preliminare per il caso dell’acquisizione dell’area in cui è stato costruito il centro sportivo a Torbole Casaglia.

Adesso bisognerà attendere fino a settembre per sapere quale sarà il destino di Cellino. Nel frattempo, l’imprenditore sardo continuerà a guidare il Brescia Calcio, sperando che la situazione giudiziaria si risolva a suo favore.

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